I chirurghi di War Children Hospital negli anni hanno raccolto esperienza in scenari di guerra con varie organizzazioni sanitarie: qui puoi leggere le loro storie.



Questa bambina ritratta mentre usa la mano sinistra per mangiare sta infrangendo una rigida regola socio-culturale che, in questi casi, impone l’uso della mano destra.
Lei è stata colpita da schegge di granata che le hanno perforato l’addome e portato via il braccio destro.
Questo non-rispetto di regole sociali sarà per lei un ulteriore ostacolo nel suo ritorno ad una vita normale.
©Photo by Paul Ley

Temporale equatoriale sul filo spinato e vetri in cima ad un muro di una scuola.
Anni dopo la “fine” della guerra civile, permane uno stato di violenza diffuso di cui I bambini sono le prime vittime.
©Photo by Paul Ley

Ferita a quindici chilometri dalla linea del fronte con il “Nord” in un incidente di motocicletta guidata dal padre armato.
Ferita al piede destro. Rischio di complicanze infettive per via dei tempi lunghi per raggiungere l’ospedale. È stata operata tre giorni dopo l’incidente.
©Photo by Paul Ley

La scarsità di cibo si è fatta sentire sin dall’inizio del conflitto.
In questo ospedale, pazienti, sfollati e personale medico condividevano lo stesso “rancio”.
Molto poco. Non abbastanza. Sempre di meno.
©Photo by Paul Ley

Vittima di un attentato suicida. Ferite multiple da schegge.
Al risveglio dall’anestesia, dopo l’intervento in urgenza, con le mani tastava le bende e chiedeva perché non vedeva niente.
Ha perso entrambi gli occhi.
©Photo by Paul Ley

Ferita nel 2015 in Siria con conseguente paralisi da lesione nervosa e frattura.
È stata operata numerose volte sul campo senza successo.
Giunta nel nostro ospedale, e stato possibile, con cure chirurgiche specialistiche, ridargli l’uso completo e indolente del suo braccio.
©Photo by Paul Ley

Tre dei sei bambini colpiti da un unico tiro di RPG mentre giocavano a calcio nel cortile di un oratorio nei primissimi giorni del colpo di stato della Coalizione Seleka.
Per loro abbiamo potuto salvare solo due gambe su sei.
©Photo by Paul Ley

Bambina di due anni e mezzo, sopravissuta assieme a suo padre ad un attacco aereo che ha sterminato il resto della sua famiglia.
I suoi arti amputati sono nella scatola di cartone che verra consegnata a suo padre, anch’egli amputato, per la sepoltura.
©Photo by Paul Ley

Bambino colpito alla spalla destra da una pallottola di kalashnikov durante il colpo di stato messo in atto dalla Coalizione Seleka.
Ritratto, un paio di giorni dopo l’intervento chirurgico, mentre osserva “l’oggetto misterioso” che lo ha colpito.
La pallottola che tiene in mano, con la camiciatura danneggiata da probabile ricochet, è quella estratta dalla sua spalla.
©Photo by Paul Ley
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